Sinonimi e cenni storici del vitigno

Sinonimi e cenni storici del vitigno

Sinonimi

Calabrese dolceCalavrese d’AvolaCalabrese di VittoriaNiureddu calavrisi.

Cenni storici

Il vitigno è iscritto al Registro Nazionale delle varietà di viti come sinonimo riconosciuto per la Regione Sicilia del Calabrese nero. Tale sinonimo con il quale era conosciuto in passato non si riferisce alle sue origini, ma alla fama che avevano i vini calabresi. Il vitigno era noto in Sicilia fin dalla fine del 1600 ed era giudicato molto per la buona qualità della sua uva da vino ed era compreso in un gruppo di varietà dette Calavrisi Calaulisi, con un aggettivazione di provenienza come Palermo, Avola, o di colore (niuro).

Alla fine dell’800 nel Bollettino ampelografico siciliano compaiono le prime descrizioni di alcuni Calabresi (dolce, d’Avola, di Leofonte, ecc.) e si ipotizza un’altra origine del nome, da “colaurisi”, “colaulisi”, “calavrisi”, dove calea sta per uva (dialettale di “racina” in siciliano) ed aulisi per Avola, nella denominazione popolare e quindi Calaurisi Calaulisi e da questo Calavrisi è divenuto Calabreseprobabilmente perché con il termine calabrese si indicava un tipo di vino ottenuto lavorando le uve con il metodo calabrese e che veniva prodotto e commercializzato in differenti tipologie nella Sicilia orientale. L’ipotesi che l’origine del nome Calavrisi sia da legare alla città e all’isola della Grecia di Calauria da cui il vitigno sarebbe stato importato, non è sufficientemente suffragata.

I territori di elezione per la coltivazione di questo vitigno erano quelli di Pachino e Vittoria, che producevano vini molto richiesti dal Midì della Francia nel periodo della crisi fillosserica, che li spediva successivamente nel Bordolese, sotto la denominazione di vino di Pachino.

Il Sangiovese toscano ha come sinonimo il nome di Calabrese, forse per la sua origine antica, la Calabria come recentemente hanno dimostrato le analisi del DNA.

Cancila (2004) afferma: «a metà del Cinquecento la qualità di uva più diffusa in Sicilia appare comunque il Mantonico, mentre rari erano Moscatello GuarnaccaCalabrese Malvasia». Cupani(1696) descrive un vitigno Calavrisi che il Sestini (1812) definisce «uva che produce ottima qualità di vino» e ritiene essere il Calabrese della Toscana che altro non è che una specie di Aleatico. Il Di Maria (1754) nell’elenco delle varietà coltivate in Sicilia, riporta il Calabrese. Il Nava (1802), descrivendo il vino Calabrese prodotto nel territorio di Siracusa, dice: «il vero Calabrese si tira da due sorti di uva, una chiamata Calabrese la quale porta l’odore di viola, l’altra chiamata Vernaccia nera, e questa lo rende delicato». Acerbi (1825) nel “Catalogo delle varietà di uve osservate ne’ contorni di Termini” descrive una varietà Calavrisi niuru: «foglia quinquelobata con denti irregolari, cotonosa di un verde cupo. Acino bislungo, nero, di grossezza quasi uguale. Grappoli solitari. Gran quantità di cirri». Mendola (1868) riporta nella Collezione un Nero d’Avola di Siracusa, per vino ordinario e di consumo e un Calabrese Calavrisi d’Avola che descrive come nero dolcissimo, più precoce degli altri Calabresi, che dà vini robusti e che considera appartenente, ma diverso, al gruppo dei Niureddi. Il Di Rovasenda (1877) riporta nel Catalogo un Nero d’Avola, e diversi Calabresi fra cui il Calabrese Calavrisi d’Avola.

Alla fine dell’800, comunque, il Nero d’Avola si diffonde in tutte le province siciliane, come emerge dai Bollettini ampelografici (1883) delle provincie di Caltanissetta, Girgenti e Palermo, anche se in alcuni comuni della provincia di Siracusa continua a rappresentare quasi l’unico vitigno coltivato (Carpentieri, 1922).

Nei suddetti Bollettini vengono riportati sotto il nome Calabrese Nero d’Avola molte accessioni, il che fa pensare che in realtà si tratti di una ampia popolazione di biotipi e che con il termine Calabrese si indicassero diverse varietà. Recenti studi molecolari (Carimi, 2011) confermano tale ipotesi avendo dimostrato che sotto il nome Nero d’Avola e/o Calabrese sono indicati diversi biotipi.

Assovini Sicilia

Assovini Sicilia è un’associazione di vitivinicoltori siciliani che riunisce oltre 100 aziende vitivinicole con l’obiettivo di promuovere il vino siciliano di qualità nel mondo. Ad unire gli associati è l’amore per la Sicilia e la consapevolezza che il territorio e il vino siciliano rappresentino un valore unico nel panorama enologico italiano e mondiale. Scopri Assovini Sicilia.

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I work packages
I “work packages” di Innonda
Finalità del progetto innoNDA
Il progetto ha come obbiettivo l’implementazione della sostenibilità e dell’innovazione del processo di produzione dei vini ottenuti dal vitigno Nero D’Avola. Di seguito le specifiche del sostegno.

Bando
SOTTOMISURA 16.1
PSR SICILIA 2014-2022
Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura - Fase 2 “Implementazione Piano di Progetto”. I fondi sono a carico del FEASR (NGEU).

Ente finanziatore
Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea / Dipartimento Regionale dell’Agricoltura / Servizio 5 Ricerca, assistenza tecnica, divulgazione agricola ed altri servizi alle aziende.

Durata del progetto
16 mesi
aprile 2024 – agosto 2025

Responsabile scientifico
Prof.sse Daniela Fracassetti e  Ileana Vigentini

Ente di ricerca
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente. Organizzazione aggregata: Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche.

Partner
Capofila: Assovini Sicilia;
Partner 1: Università degli Studi di Milano;
Partner 2: ISVEA, labor. di analisi e fornitura di servizi nel comparto agroalimentare;
Partner 3: Dimore di Giurfo;
Partner 4: Feudi del Pisciotto;
Partner 5: Tenute Rapitalà;
Partner 6: Lombardo Vini;